domenica 22 gennaio 2017

assistenza alla persona cure igieniche

ASSISTENZA ALLA PERSONANELLE CURE IGIENICHE

La pulizia ed una presenza curata costituiscono un bisogno fondamentale. Grazie ad esse l’individuo:
Rivaluta il senso di autostima;
Trova sicurezza nei contesti sociali;
Elabora un nota personale.
Ogni individuo sviluppa, nel corso della propria vita, delle abitudini autonome e personali relative all’igiene e all’abbigliamento.
Un aspetto pulito e curato rappresenta, in quasi tutte le culture, un elevato valore. Sin da piccolo il bambino viene indirizzato alla cura della propria persona.
La valutazione del paziente circa le sue abitudini di cura del corpo e dell’abbigliamento, viene facilitata dall’aspetto, dallo stato del suo vestiario e dagli oggetti che usa. Il comportamento anti-igienico o la trascuratezza del paziente non ci devono mai indurre ad una reazione poco ragionata, perché si deve tenere presente che dietro un aspetto esterno trascurato si trova spesso anche un’interiorità altrettanto trascurata. La pulizia generale va eseguita sempre con molta delicatezza e gentilezza, in modo che la persona in questione non venga umiliata e che l’organismo malato non subisca danni.
L’igiene personale quotidiana assume una grande importanza nella giornata del malato. Essa può diventare un allenamento alla sua autonomia oppure un rituale di dipendenza e, in quanto tale, avere un valore dal punto di vista dell’educazione alla salute.
E’ importante :
Valutare la situazione del paziente e conseguentemente le misure d’appoggio da prendere;
Individuare il grado di dipendenza nell’evoluzione generale del malato, ed adattarvi continuamente gli aiuti;
Preparare gli accessori per l’igiene: prodotti , asciugamani, catino, ecc;
Garantire protezione e sicurezza (temperatura ambiente senza correnti d’aria, rispettare il senso del pudore del paziente);
Prendere misure auto-protettive quando esiste il pericolo di infezione (camice speciale, guanti).
PRODOTTI E ACCESSORI PER L’IGIENE PERSONALE
I saponi o affini vanno usati esclusivamente sulla pelle sana. I prodotti dermofili sono:
Il sapone neutro liquido o solido blando;
Il deodorante che può essere anche antibatterico (particolarmente indicato per l’igiene intima) e non deve attaccare il manto acido protettivo della pelle (che costituisce una barriera antibatterica);
Gli spray epidermici protettivi contenente ad es. silicone – camomilla – azulene ecc; proteggono la cute aumentandone la resistenza;
Le lozioni detergenti e da bagno, lo shampoo, ecc sono da scegliersi, insieme al paziente a condizione che non vi siano delle controindicazioni agli effetti della malattia;
Le creme per il viso e le mani, fanno parte dei prodotti cosmetici personali del paziente. Per la pelle soggetta al pericolo delle piaghe da decubito verranno usate a seconda del tipo di pelle, delle pomate al bepantene, alla canfora,cioè a prodotti in uso nell’ospedale;
I prodotti per il trucco, acqua di colonia, dopobarba per gli uomini, ecc. non sono solo privilegio dei sani. L’uso di questi prodotti (cipria, rossetto, ecc) va tuttavia limitato nei malti gravi, prima di un intervento chirurgico, nelle malattie cardiocircolatorie e respiratorie perché renderebbero difficile o impossibile la sorveglianza di certi aspetti, come la reale colorazione della pelle, delle labbra o delle unghie.
Prodotti per l’igiene orale sono: il dentifricio, il colluttorio che può essere completato con una soluzione disinfettante.
IL BAGNO
Il bagno a letto riguarda il paziente non autonomo, e il personale nell’eseguire questo intervento dovrebbe usare sempre la stessa procedura (sequenza di movimenti per rassicurare il paziente e consentirgli di parteciparvi).
Si procede sempre dall’alto verso il basso: viso e bocca, busto, braccia, mani e schiena (se il malato può sedersi o girarsi), gambe, piedi, regione intima; eseguendo dei movimenti lunghi sul corpo. Nella regione intima si procede dalla parte anteriore verso quella posteriore. Per la pulizia degli occhi, dalla parte interna verso quella esterna.
PROCEDURA:
togliere i cuscini di posizionamento, piegare il lenzuolo superiore fino alla vita del malato;
aprire la camicia, levare le braccia dalle maniche e lasciare la camicia sul petto;
coprire con l’asciugamano e/o traversa monouso ( piegato in diagonale);
lavare ed asciugare la faccia;
arrotolare la camicia fino alla vita e coprire il petto con l’asciugamano;
lavare ed asciugare il collo, il petto e le ascelle;
mettere la camicia pulita sulla parte  già lavata e l’asciugamano e/o traversa monouso sotto il braccio ancora da lavare;
lavare ed asciugare separatamente ogni braccio e le mani;
infilare le braccia nelle maniche;
per lavare la schiena, il malato si siederà o si girerà (lavare la schiena in tutta la sua larghezza);
coprire il paziente e piegare in tre il lenzuolo di sopra;
mettere l’asciugamano “intimo” e/o la traversa monouso sotto la gamba da lavare;
lavare separatamente ed asciugare bene ogni gamba, iniziando dalle dita del piede oppure fare il pediluvio.
Coprire le gambe con il lenzuolo;
Mettere l’asciugamano “intimo” sulla zona dei genitali;
Arrotolare la camicia all’interno fin sotto il petto;
Lavare ed asciugare l’addome rispettando l’intimità del paziente;
Procedere al lavaggio intimo;
Sistemare la camicia ed il letto; correggere eventualmente la posizione del paziente;

LAVARE IL PAZIENTE PARZIALMENTE AUTOSUFFICIENTE
In questa categoria rientrano quei pazienti che non possono alzarsi (pazienti con patologie ortopediche, che hanno subito interventi di chirurgia, con emiparesi, ecc)e che non sono in grado di provvedere in gran parte da soli alla pulizia personale.
IGIENE INTIMA
Il denudamento della regione intima (che comprende addome, inguine, cosce e genitali esterni) presuppone una base di rispetto reciproco e dovrebbe essere eseguito, per quanto possibile dal paziente stesso. Il nostro aiuto o intervento richiede molto tatto e sensibilità. L’igiene intima favorisce la prevenzione delle infezioni e di cattivi odori; e promuove il benessere del paziente e la sua integrità cutanea.
MATERIALE OCCORRENTE:
2 contenitori per l’acqua (bricco), un con acqua calda (ma non bollente) circa 37 °C e l’altra tiepida;
 Padella;
Prodotto detergente specifico;
Telino cerata monouso;
Spugna monouso o manopole monouso;
Asciugamano personale o monouso;
PROCEDURA:
assicurare la privacy del paziente se non è da solo in stanza;
informare il paziente sulla procedura che si sta per effettuare;
far assumere al paziente il decubito supino e mettere un telo cerato a livello del bacino;
posizionare la padella: far flettere le gambe e alzare il bacino, se possibile; o mettere il paziente in posizione laterale e posizionare la padella e poi riposizionare il paziente in posizione supina;
NELL’UOMO:
RETRARRE il prepuzio e scoprire il glande;
Eseguire l’igiene partendo dall’ area più pulita a quella più sporca con movimenti circolari, rimuovendo le smegma e utilizzando una nuova porzione del presidio ad ogni passaggio. Ripetere più volte l’operazione se necessario;
Al termine portare in posizione il prepuzio in posizione iniziale (la dimenticanza di quest’operazione potrebbe provocare una parafimosi);
Completare la pulizia del pene e dello scroto, sciacquare ed asciugare tamponando.
Riposizionare la persona in zona confortevole, riordinare e riporre il materiale utilizzato
NELLA DONNA:
CON UNA MANO DIVARICARE delicatamente le grandi e piccole labbra, procedendo dall’area più pulita a quella più sporca (dall’orifizio uretrale a quello vaginale, dalla zona pubica all’ano);
Utilizzare un a nuova porzione di spugna o manopola monouso o garza no sterile ad ogni passaggio;
Far ruotare in decubito laterale ed effettuare il lavaggio della zona rettale;
Sciacquare ed asciugare tamponando;
Riposizionare la persona in zona confortevole, riordinare e riporre il materiale utilizzato
IGIENE MANI, UNGHIE E PIEDI
Anche le mani dei pazienti sono portatrici di batteri e le regole igiene valgono per loro come per noi. Inoltre serve a favorire la prevenzione delle infezioni; la prevenzione di lesioni; il benessere ed il comfort del paziente.
MATERIALE OCCORRENTE:
bacinella o catino con acqua calda circa 37 °C;
salvietta di carta;
asciugamano;
telo cerato;
taglia unghie;
prodotti per la detersione.
PROCEDURA:
informare il paziente sulla procedura che si sta per svolgere, e assicurare la sua privacy;
far assumere al paziente la posizione seduta (se il paziente deve mantenere la posizione supina, per l’igiene dei piedi far flettere il ginocchio);
posizionare un telo cerato sotto i catini e immergere mani e piedi in acqua calda lasciandoli in immersione per 10/20 minuti circa;
cambiare acqua e procedere con la pulizia facendo attenzione agli spazi interdigitali;
tagliare le unghie evitando di creare angoli (far attenzione nei pazienti diabetici in quelli affetti da patologie vascolari);
riposizionare il paziente in modo confortevole, riordinare e riporre il materiale.

IGIENE DEI CAPELLI
La cura quotidiana si limita a spazzolare e pettinare i capelli, mettendo un asciugamano o telo monouso sotto la testa o sulle spalle del paziente. Se i capelli sono lunghi, far girare la testa su un lato, pettinare da una parte, poi dall’altra. I capelli lunghi delle pazienti non vanno fissati sulla testa, dato che pettini e forcine potrebbero premere sul cuoi capelluto. I capelli vanno divisi, raccolti su ambedue i lati o fatti a treccia; la praticità non esclude la bellezza. Il lavaggio dei capelli favorisce: la detersione e la prevenzione delle irritazioni del cuoi capelluto; favorisce l’eliminazione dei grassi naturali; promuove il benessere psico – fisico.
MATERIALE OCCORRENTE:
bacinella da letto (gonfiabile);
guanti non sterili;
recipiente con acqua calda, con temperatura non superiore a 40 °C;
bacinella o contenitore per la raccolta dell’acqua;
telo da bagno;
prodotti per la pulizia dei capelli (shampoo);
pettine o spazzola;
asciugacapelli;
contenitore per rifiuti assimilabili agli urbani.
Se il paziente può alzarsi sarà accompagnato in bagno o verrà utilizzato un lavandino da barbiere.
PROCEDURA:
assicurare un ambiente privato e tranquillo, ben illuminato e con la temperatura idonea; assicurare che vi sia lo spazio necessario intorno al letto per compiere tutte le attività previste;
informare il paziente sulla procedura che si sta per svolgere;
portare il piano del letto al piano più elevato;
posizionare il cuscino e il telo cerato sotto le spalle e la testa del paziente;
posizionare un contenitore per la raccolta dell’acqua sotto la testa, proteggere le spalle del paziente con un asciugamano piegato tra il collo e il bordo del catino, posizionare a terra il contenitore per la raccolta dell’acqua;
bagnare uniformemente i capelli e applicare il prodotto detergente massaggiando su tutto il cuoi capelluto;
sciacquare bene e tamponare con un asciugamano;
asciugare e pettinare;
riposizionare il paziente in modo confortevole riordinare il materiale utilizzato.
Durante il lavaggio è importante osservare se ci sono: arrossamenti; lesioni da pressione; eruzioni ed escoriazioni; scaglie dell’esfoliazione del cuoi capelluto.

IGIENE DEGLI OCCHI
La pulizia degli occhi è indicata in tutti i pazienti ma con maggior cura nei pazienti con insufficiente umettazione dell’occhio dovuta ad assenza del battito palpebrale (comatosi) o a paralisi della palpebra; e nei pazienti con secrezione eccessiva. Favorisce: la rimozione delle secrezioni; previene lesioni oculari conseguenti a secchezza; previene le infezioni oculari.
MATERIALE OCCORRENTE:
bacinella reniforme;
acqua corrente o soluzione fisiologica sterili (dipende dalle condizioni degli occhi);
guanti non sterili o sterili (dipende dalle condizioni degli occhi);
tamponi di cotone o di garza sterili (dipende dalle condizioni degli occhi);
lacrime artificiali o latri prodotti prescritti dal medico.
Procedura:
informare il paziente sulla procedura che si sta per effettuare, garantire la privacy;
posizionare il paziente in modo idoneo e confortevole;
bagnare un tampone di garza (sterile) con acqua (sterile);
rimuovere le secrezione andando dall’angolo palpebrale interno verso quello esterno;
assolutamente non utilizzare lo stesso tampone per entrambi gli occhi;
non utilizzare lo stesso tampone per più di un passaggio;
riposizionare il paziente in modo confortevole;
riordinare e riporre il materiale.

IGIENE DELLE ORECCHIE
La pulizia quotidiana delle orecchie viene eseguita nell’ambito della pulizia generale del corpo. Favorisce: l’eliminazione del cerume in eccesso; previene la comparsa di lesioni da irritazione e di infezioni.
MATERIALE OCCORRENTE:
bacinella reniforme;
garze o tamponi inumidite con l’acqua;
PROCEDURA:
informare il paziente sulla procedura da effettuare;
garantire la privacy, e posizionare il  paziente in modo confortevole ed idoneo;
inumidire la garza/tampone con dell’acqua e rimuovere l’eccesso di cerume “tirando” leggermente il padiglione auricolare esterno verso il basso;
riposizionare la persona in modo confortevole, riordinare e riporre il materiale utilizzato.
Importante è non introdurre assolutamente nel canale uditivo né cotton fioc né oggetti appuntiti in quanto possono provocare lesioni al canale uditivo ed al timpano.
IGIENE DEL NASO
Il naso non necessita solitamente di cure particolari, mentre sono indispensabili per i pazienti in coma, dopo traumi cranici e portatori di sonde nasali. L’igiene del naso favorisce l’eliminazione delle secrezioni in eccesso; previene la formazione delle croste e l’irritazione della mucosa nasale; contribuisce a mantenere le funzioni.
MATERIALE OCCORRENTE:
bacinella reniforme;
salviettine o garze inumidite con acqua, olio di oliva o eventualmente vasellina, per rimuovere eventuali croste (non si usano benzina o acetone per la pulizia del naso).
PROCEDURA:
informare il paziente sulla procedura da effettuare;
posizionare la persona in modo idoneo e confortevole;
invitare il paziente a soffiarsi il naso (se possibile);
inumidire la salviettina o la garza con acqua e/o altro e rimuovere l’eccesso delle secrezioni o eventuali croste (introducendo la garza con un movimento dolce a spirale, senza salire in alto);
riposizionare la persona in modo confortevole, riordinare e riporre il materiale utilizzato.
NEI PAZIENTI CON SONDA NASALE: staccare il cerotto, pulire come descritto precedentemente (tenendo ferma la sonda evitando di farla fuoriuscire), fissare nuovamente il cerotto.

IGIENE DEL CAVO ORALE
Soltanto una pulizia impeccabile della cavità orale e una buona alimentazione garantiranno denti e gengive sane. Se la pulizia dei denti non viene eseguita con la massima cura anche nei punti difficilmente accessibili (spazi interdentali e bordi gengivali) si formeranno delle placche batteriche, responsabili sia delle carie che delle gengiviti. La pulizia sistematica dei denti avviene dopo ogni pasto. L’igiene del cavo orale favorisce: la prevenzione delle affezioni del cavo orale; previene le affezione delle vie aeree; mantiene l’integrità e l’idratazione della mucosa orale.
MATERIALE OCCORRENTE:
bacinella reniforme;
catinella per la raccolta dell’acqua;
salviette di carta;
asciugamano;
bicchiere di carta;
colluttorio;
cannuccia;
dentifricio;
filo interdentale;
spazzolino da denti.
PROCEDURA:
informare il paziente sulla procedura da svolgere;
mettere il paziente in posizione seduta e se non è possibile su di un lato;

inumidire lo spazzolino e porvi sopra il dentifricio. Porgere lo spazzolino al paziente ed invitarlo a lavarsi i denti da solo. Se il paziente non può da solo eseguire l’igiene orale, deve provvedere a farlo l’operatore;
spazzolare le superfici di masticazione, azionando lo spazzolino da destra e da sinistra verso il centro, per almeno 10-15 secondi;
superfici esterne, iniziando sempre dall’ultimo dente e procedendo da destra poi da sinistra in avanti con piccoli movimenti. Spazzolare anche la gengiva, poi i denti superiori ed inferiori (20-30 secondi);
superfici interne iniziando dalla superficie posteriore dell’ultimo dente. Procedere con piccoli movimenti;
spazzolare anche la lingua;
invitare la persona  a sciacquare più volte la bocca, l’ultimo risciacquo con il colluttorio e terminare con il filo interdentale.
Riposizionare la persona in modo confortevole, riordinare e riporre il materiale utilizzato.
SE LA PERSONA E’ INCOSCIENTE:
Posizionarla in decubito laterale;
Aprire la bocca con la spatola abbassalingua;
Utilizzare un tampone imbevuto della sostanza che si ritiene più opportuno utilizzare (soluzioni con colluttorio, bicarbonato, ecc);
Sciacquare un tampone  imbevuto con sola acqua e asciugare (è possibile utilizzare l’aspiratore per aspirare l’acqua in eccesso);
Applicare un prodotto emolliente sulle labbra;
Riposizionare la persona in modo confortevole e riporre il materiale.
Igiene in caso di protesi dentaria:
Invitare il paziente a rimuovere la protesi dentaria, o se non può eseguirlo da sola la rimuoverà l’operatore;
Sciacquarla bene sotto l’acqua corrente e rimuovere i residui del pasto con lo spazzolino;
Porla nel contenitore apposito e immergerla nella soluzione detergente specifica(tavolette effervescenti o altri prodotti  per la protesi);
Sciacquare la protesi con acqua fredda ed asciugarla;
Invitare il paziente o aiutarlo a riposizionarla in bocca.


TRICOTOMIA: consiste nella depilazione di una parte della cute del paziente, in fase pre-operatoria per migliorare la visione del campo operatorio ed evitare infezioni. Bisogna eseguirla la mattina dell’intervento, poche ore prima, e deve essere seguita da una doccia chirurgica, o secondo protocollo specifico pre-operatorio.
le zone più frequenti in cui si esegue la depilazioni sono:
Mano, avambraccio, gomito, braccio e spalla;
Piede, caviglia, ginocchio, anca;
Schiena;
Testa.
MATERIALE OCCORRENTE:
guanti monouso;
rasoio monouso;
 forbice;
schiuma da barba;
sapone liquido;
telino o asciugamani puliti;
garze sterili.
PROCEDURA:
informare il paziente sulla procedura da svolgere, assicurare la privacy;
predisporre il materiale vicino al paziente;
effettuare il lavaggio delle mani ed indossare i guanti;
controllare che la zona da radere sia integra e proteggere l’intimità del paziente con teli;
inumidire e insaponare l’area da radere;
eseguire la tricotomia con movimenti rapidi e decisi con passaggi sovrapposti;
detergere e sciacquare bene la zona;
disinfettare la zona con garze e antisettico;
riordinare e riporre il materiale utilizzato.

IL BAGNO TERAPEUTICO DOCCIA PRE-OPERATORIA: previene le infezioni cutanee legate all’incisione della cute nell’intervento chirurgico
MATERIALE OCCORRENTE:
antisettico;
spugne monouso;
teli o ascigamani puliti;
indumenti puliti.
PROCEDURA:
eseguire il lavaggio di viso, tronco,  gambe e piedi, zona genitale ed anale, con sapone neutro  e poi risciacquare;
ripetere tutta la procedura con prodotto antisettico;
sciacquare ed asciugare;
 al termine indossare indumenti puliti;
Non utilizzare creme o talco dopo la doccia;
Riordinare e riporre il materiale;
se il paziente non può eseguire da solo la doccia chirurgica l’operatore provvederà ad aiutarlo o ad eseguirla direttamente a letto.

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